“A differenza degli altri Paesi noi…”

“A differenza degli altri Paesi noi…”

3 Settembre 2020 1 Di Rocco Gumina
“A differenza degli altri Paesi noi…”
Da bambini, più o meno tutti, abbiamo imparato dagli adulti che non è opportuno fare il paragone con gli altri perché bisogna preferire crescere concentrandosi sulle proprie ricchezze e fragilità al fine di stabilizzare le prime e superare le seconde.
Il nostro è un Paese straordinario, ricco e bello. Ma è una comunità fragile.
In questi giorni, alcune delle fragilità del mondo della scuola vengono spesso superficialmente presentate dalla stampa e tirate in ballo in un dibattito politico che ha raggiunto un livello di pochezza forse mai ottenuto nella storia repubblicana.
Sì, la scuola in Italia ha molte fragilità che la pandemia da Covid19 ha messo in evidenza in modo inequivocabile.
Dagli edifici al personale, dall’inquadramento economico alla stabilizzazione dei docenti, dal percorso formativo all’inserimento nel mondo del lavoro o dello studio universitario, la scuola italiana ha bisogno di essere ripensata e riformulata come la priorità del nostro Paese.
Se il coronavirus è l’occasione per trasmettere questa priorità non lo ricorderemo come una “tragedia inutile”.
Per tutti questi motivi, alla scuola italiana e a tutti i suoi protagonisti non servono i paragoni con gli altri Paesi ma che siano considerati come perno fondamentale per il presente e il futuro della nostra comunità.
Non a parole, ma con i fatti cioè tramite riforme, investimenti, assunzioni stabili, centralità degli studenti.
Buon anno scolastico a tutti!
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