IL MOMENTO, IL CORAGGIO, LA COLLERA

IL MOMENTO, IL CORAGGIO, LA COLLERA

11 Dicembre 2018 0 Di Rocco Gumina

Giovanni Bunoni

(Pubblichiamo il discorso di Giovanni Bunoni pronunciato sabato 8 dicembre durante la presentazione del movimento politico “OPEN politiche aperte”)

Sorrisi, discorsi ironici e “leggeri”, frasi dissacranti volte alla sdrammatizzazione del messaggio che è
necessario rendere più chiaro possibile; gesti legati ad emozioni che in questo periodo storico, come
generazione, non possiamo permetterci il lusso di provare.
Esprimere quanto profondo sia il nostro disagio e con quanta forza abbiamo la necessità che questo emerga,
questa, di certo, la responsabilità a cui siamo chiamati.
Non si fa mistero che oggi, nel nostro gruppo, siano presenti preparatissimi professionisti, alcuni con famiglie
al nascere, lavoratori precari ed altri ancora senza lavoro, poco meno che trentenni e poco più che trentenni
che ogni giorno lottano per la propria affermazione professionale, alla ricerca di una stabilità lavorativa , una
stabilità familiare, in cerca di un futuro e quindi in cerca di un riscatto che sicuramente meriterebbero.
Giovani colpevoli di aver deciso di restare, quegli stessi giovani a cui la politica ad ogni livello garantisce il
diritto ad andare ma che è incapace di garantire un diritto ancora più importante, quello di restare.
Giovani che presto o tardi, se la tendenza non verrà invertita, saranno costretti a subire lo sdradicamento
dalle proprie famiglie, unico ammortizzatore sociale rimasto alle nostre latitudini.
La politica con i loro rappresentanti di spicco rispondono alla richiesta di lavoro consigliandoci di “invetarci”
il lavoro, “imprenditori di noi stessi” . Sopperire quindi alla loro incapacità e non perdono mai occasione per
additarci come falliti e fannulloni quando falliamo, quando ci manca il coraggio.
Occorre ricordare con forza che , soprattutto in Sicilia, la Mafia si combatte anche garantendo a tutti
l’accesso al mondo del lavoro, non lasciando che le mafie si sostituiscano allo stato evitando al nascere
rapporti clientelari.
Una politica che parla di amore per la propria terra ma mai di diritti; preferiremmo tenessero da parte l’amore
che con i diritti civili e sociali non dovrebbe avere alcuna affinità.
Noi di Open siamo portatori di un messaggio probabilmente fuorimoda in uno scenario dove oggi la politica
si dice essere post ideologica, post valoriale. Termini vuoti per noi che abbiamo fatto di alcuni, Fondamentali,
Valori le nostre storie personali.
Valori che oggi ci uniscono per una causa comune. Crediamo che Valori come Dialogo, accoglienza, Europa,
Solidarietà ed Equità siano ancora fondamentali per garantirci un futuro come individui e come collettività;
ed è da questi che vogliamo ripartire per rappresentare oggi per Caltanissetta un’alternativa possibile; perché
è attraverso il coraggio che a volte ci trova manchevoli come singoli che ritroviamo nuovo slancio come
gruppo.
Siamo preparati, abbiamo prestato servizio alla collettività dal basso ed abbiamo appreso molto attraverso
l’esperienza ed attraverso i percorsi prepolitici, In breve, nessuno di noi è uno sprovveduto, avevamo solo la
necessità di unire le forze e con coraggio e collera dirci “forza”, “forza politica” ma è senza presunzione che
oggi siamo qui per dirvi che abbiamo bisogno di voi, singoli o gruppi.
Chiediamo a chiunque si riveda ancora questi valori e si senta pronto alla sfida di non darci solo il consenso
quando arriverà il momento ma di incontrarsi con noi come gruppo, contribuendo alla crescita di un
movimento che vuole dirsi Aperto, che vuole dirsi “Open”.

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