Il papa alla CEI: “incominciare a camminare”

Il papa alla CEI: “incominciare a camminare”

1 Febbraio 2021 0 Di Rocco Gumina

Quello che più mi ha colpito del recente discorso di Francesco rivolto all’ufficio catechistico nazionale non è stata la sua affermazione sul Concilio Vaticano II, la quale mi è parsa in linea con quanto scritto e fatto sinora, e neanche l’invito pressante rivolto alla CEI per la convocazione di un sinodo delle chiese d’Italia.

Quello che più mi ha colpito è stata, invece, la frase finale pronunciata dal pontefice il quale ha detto che dopo aver ripreso le questioni del Convegno ecclesiale di Firenze e svolto il sinodo occorrerà “incominciare a camminare”.

Questa frase può significare tante cose ma, anzitutto e assai probabilmente, che per Francesco la Chiesa italiana è ferma e ha bisogno di iniziare il cammino.

Perché dopo otto anni di pontificato Francesco ha maturato simile pensiero in merito alla chiesa che è in Italia e, in particolare modo, a cosa si riferisce?

Forse le risposte a tali domande potranno trovarsi in un serio cammino di comunione ecclesiale fatto a partire dal magistero dello stesso Bergoglio.

Probabilmente è giunta l’ora di rileggere in quanto comunità l’Evangelii gaudium, la Laudato sì, la Fratelli tutti, la Gautete et exsultate, l’Amoris laetitia, per meglio capire quali sono le preoccupazioni di Francesco per le chiese che sono in Italia.

Un lungo, intenso, difficile ma opportuno cammino può dipanarsi dalle richieste del pontefice che dovrebbero trovare una comunità ecclesiale attenta alla sollecitudine che il vescovo di Roma ha mostrato alle chiese d’Italia.

Rocco Gumina

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO