Le priorità di OPEN politiche aperte per il rilancio di Caltanissetta

Le priorità di OPEN politiche aperte per il rilancio di Caltanissetta

15 Gennaio 2019 0 Di Rocco Gumina

 

1 – Lavoro/tecnologia

Il problema principale è la mancanza di lavoro. Molti giovani vanno via da questa splendida terra in cerca di un posto in cui realizzarsi come uomini e professionisti. Giunti all’alba della quarta rivoluzione industriale, occorre, innanzitutto, formare i ragazzi e portarli a conoscenza delle nuove tecnologie al fine di utilizzarle per lo sviluppo del nostro territorio. In tale senso, occorre un cambiamento in merito al sistema di insegnamento che deve divenire più aggiornato per permettere ai giovani di poter toccare con mano queste nuove tecnologie in modo da poter arrivare preparati alla maturità e al mondo del lavoro.

 

2 – Giovani

Tutti gli sforzi dovrebbero essere concentrati sulle politiche in favore dei nostri giovani. Quando vanno via perdiamo un capitale umano ed economico rilevante. Sono ragazzi laureati, con master universitari, parlano due lingue straniere, ma quando vanno via non tornano più. Non possiamo pensare di trattenerli con lavoretti di poche centinaia di euro, o stage, o precarietà lavorativa a vita. Occorre creare condizioni per lavori dignitosi per i nostri giovani, che sono anche il nostro futuro. Un territorio senza giovani non ha speranza ed è destinato a morire perché avremo un deserto demografico. Bisogna invertire la rotta, con la unione delle forze sane ed a tutti gli uomini di buona volontà per tornare a sperare puntando, anche, sull’agricoltura e sul turismo. Così si porrebbero le basi per una rinascita del territorio dato che tante sono le risorse disponibili come terreni fertili, luoghi di cultura, cibo.

 

3 – Università e formazione

Sicuramente uno degli interventi che riteniamo fondamentali è quello rivolto alla formazione giovanile e, nello specifico, riguardanti l’università e la formazione professionale. Questioni che dovranno ritornare ad essere argomenti predominanti dell’agenda politica nissena. Sappiamo bene quanto una città di periferia come Caltanissetta possa beneficiare culturalmente ed economicamente non solo dalla presenza di un forte polo universitario ma anche dall’indotto da questo generato.

 

4 – Famiglia

Con una politica fiscale adeguata, anche in ambito locale nei limiti del consentito dalla legge, si potrebbero incentivare le famiglie a rimanere nel nostro territorio. Ci riferiamo a interventi come bonus scuola, riduzione delle tasse sui rifiuti, case date in comodato d’uso per ripopolare i centri storici.

 

5 – Sociale

Occorre diminuire e arrestare il disagio sociale ed economico derivante dai livelli alti di disoccupazione e di vera e propria povertà, che affliggono ormai fasce troppo estese della popolazione nissena. Le istituzioni locali, come il comune di Caltanissetta, devono affrontare questa grave situazione in termini strutturali e duraturi. Quindi è su questo fronte che la politica deve immediatamente agire senza tentennamenti o, peggio, divisioni puramente partitiche e propagandistiche.

 

6 – Integrazione

La strategia di rilancio sociale ed economico di Caltanissetta deve necessariamente contemplare anche interventi e politiche di integrazione dei cittadini stranieri che vivono stabilmente nei nostri territori: dalle scuole ai luoghi di lavoro la presenza di stranieri residenti è ormai un dato di fatto che necessita di una specifica attenzione da parte della politica e degli amministratori. Occorre infatti costruire un nuovo modello di città che sia dinamica e flessibile, capace di progredire tenendo sotto controllo le forme di discriminazione che accompagnano, da sempre, i processi migratori, gli atteggiamenti di allarmismo, chiusura e/o pregiudizio nei confronti di alcune situazioni o fasce sociali. All’interno delle politiche per l’integrazione si posizionano in modo centrale i temi della socialità e del contrasto ai pregiudizi, la realizzazione di progetti per aumentare la conoscenza dei diritti e dei doveri e favorire il senso di responsabilità nei nuovi e vecchi cittadini.

 

7 – Urbanistica e infrastrutture

Bisogna implementare nell’azione amministrativa la cultura del progetto e della programmazione legata al ruolo centrale della città di Caltanissetta, anche se è opportuno precisare che si tratta di “equidistanza” da altri attrattori del territorio regionale. Tale ruolo deve essere valorizzato dalle infrastrutture, rendendo interessante per un imprenditore, un turista, uno studente, immaginare di ubicare la propria sede in un luogo dal quale può rapidamente e comodamente raggiungere, nel corso della giornata, qualsiasi altro posto desideri. A ciò occorre accompagnare qualità urbana ed ambientale, intervenendo con progetti di rigenerazione urbana, non solo nel centro storico, ma anche nelle periferie. Ciò restituirebbe altresì valore economico al territorio, che complice la crisi, sì è copiosamente impoverito, mortificando così gli investimenti di che vi ha creduto in passato, e scoraggiando impieghi futuri.

 

8 – Turismo

Dobbiamo sottolineare che abbiamo grandi potenzialità da sviluppare nel settore turistico. Musei importanti nel loro genere che occorre fare conoscere. Una storia di tutto rispetto che abbraccia l’arte contadina e quella mineraria. Chiese e monumenti di grande spessore culturale. Compete a noi divulgare i nostri paesaggi, i nostri cibi, i nostri dolci e la nostra cultura. Caltanissetta, per la sua centralità, può diventare attrattiva. La nascita di tanti B&B dimostra che i privati hanno intravisto una attività economica di rilievo quindi occorre lavorare per favorire l’accoglienza. Molto si può fare e qualcosa si è fatto. Non siamo all’anno zero e riteniamo che la scommessa del turismo come leva economica, può essere vinta.

 

9 – Cultura

Occorre che la politica si interroghi seriamente sul futuro del nostro patrimonio culturale materiale ed immateriale, concependo strategie con le quali tessere entro un unico quadro di analisi e lettura le diverse strutture museali e gli spazi potenzialmente capaci di generare cultura e sviluppo della città. Serve promuovere la costruzione di relazioni tra le realtà associative attive nel territorio a partire dall’animazione delle Consulte e l’offerta di spazi e servizi a quanti operano nel campo della promozione sociale e culturale. Bisogna tessere relazioni tra la città e le Istituzioni Universitarie e Fondazioni Culturali regionali e nazionali per ricentrare la nostra offerta culturale in un orizzonte geografico più vasto capace di catalizzare nel territorio l’attenzione di nuovi stakeholders.

 

10 – Un’idea radicale di POLITICA

La politica è una delle forme più importanti di solidarietà verso gli altri. La politica deve avere passione per il bene comune. Il politico deve essere prudente, coraggioso e tenero. La tenerezza serve al politico per stare vicino ai più deboli. La politica deve guardare gli ultimi per capire quali sono i veri bisogni.

 

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