Dalla parte di tutti
A me, il discorso dell’arcivescovo di Palermo mons. Corrado Lorefice pronunciato in occasione della festività di Santa Rosalia, è parso di parte.
La parte scelta dal pastore palermitano è l’uomo nella sua integrità.
L’umanità nelle sue più intime povertà e fragilità.
Le parole di Lorefice, alimentano l’idea di un’umanità che si prende cura vicendevolmente.
Una visione dell’uomo lontana dalla cultura dello scarto e tesa a promuovere l’interesse di tutti.
Il discorso di Lorefice, oltre che stare dalla parte dell’umanità più sofferente, è stata anche una riflessione includente.
Cioè preoccuparsi dell’umanità crocifissa dei migranti significa anche mettere al primo posto i crocifissi delle periferie palermitane.
Mettere al centro il dramma dei migranti significa anche, in questo momento storico-politico, ripensare la Chiesa come lontana da una presenza istituzionale sul territorio desiderosa di conservare l’influenza politica o la gestione del potere finalizzata semplicemente a preservarlo.
Le parole del ministro dell’interno Matteo Salvini rivolte al vescovo di Palermo – condivise legittimamente da molti che professano la fede cristiano-cattolica – mi sono parse oltremodo strumentali perché porre al centro una determinata povertà, quella dei migranti, significa indirettamente stare dalla parte di tutti i poveri, inclusi gli italiani.
Insomma, la scelta di parte di Lorefice è un’opzione – che a differenza delle strumentalizzazioni salviniane – include tutti poiché promuove l’umanità.
La vicenda si pone come una esemplare icona per quanti, da credenti, desiderano amare il prossimo nell’impegno politico-culturale.
Infatti, in un tempo nel quale i leader politici con maggiore seguito elettorale parlano e agiscono di pancia e d’istinto, i cattolici devono tornare a contribuire alla cosa pubblica promuovendo il discernimento, la razionalità, la comprensione dei contesti e dei discorsi anche profetici di quei pastori che in prima persona vivono quel che dicono.
Nella barbarie del dibattito politico attuale, i credenti hanno la grande chance di immettere nelle comunità quei valori necessari per costruire la politica con la maiuscola.
Per far questo bisogna evitare di lasciarsi trascinare dalla pancia e dall’istinto di coloro che sono disposti a tutto pur di ottenere qualche voto in più…
Rocco Gumina